Una giornata a Palermo, non basta!
PALERMO: LE ORIGINI
Palermo è una città che non nasconde le sue origini greche e romane; già capitale araba, terra di conquista per molti popoli, i normanni, gli svevi i francesi e gli spagnoli. Sono quindi molti i secoli di storia e di dominazioni che hanno segnato Palermo, città oggi multietnica e dai mille volti.
Il capoluogo, annovera fra le bellezze architettoniche ed artistiche le testimonianze del suo passato. A Palermo, convivono armoniosamente cupole arabe, chiese dalle fattezze barocche, palazzi in stile liberty, teatri neoclassici, settecenteschi spazi verdi e brulicanti mercati storici del tutto simili a quelli arabi. Proprio i mercati rionali di Palermo sono da potersi considerare come dei luoghi fuori dal tempo perché hanno conservato tutto il fascino delle culture che hanno lasciato i messaggi, che sono rimasti nella cultura locale.
I MERCATI
I mercati di Ballarò e della Vucciria, posti nelle vicinanze della stazione ferroviaria e della chiesa della Martorana, sono anche quelli più visitati. Lì i colori e i profumi di Palermo sono di casa e trasportano chi li visita, in tempi lontani. Ci sono poi altri due mercati da visitare, quello del Capo, situato alle spalle del Teatro Massimo e quello del Borgo Vecchio, che si trova nelle prossimità del porto.
LA GASTRONOMIA
Altro punto di forza del capoluogo siciliano e certamente la gastronomia che oltre ad essere varia è anche molto gustosa. Palermo offre a chi va a visitarla piatti tipici esclusivi e grazie agli ingredienti sapientemente confezionati i sapori e i profumi, frutto dell’insieme di ricette antiche lasciate dai popoli dominatori. Zafferano, fichi d’india e aromi naturali utilizzati per confezionare le granite, pistacchi, sono solo alcuni dei prodotti utilizzati nella multietnica arte culinaria palermitana.
Palermo è capace quindi di lasciare in coloro i quali vengono a visitarla tante emozioni. Fa tornare indietro nel tempo ma riesce ad essere anche una città moderna tanto da farvi sembrare di trovarvi in una città europea all’avanguardia.
Non basta un solo giorno per visitare il capoluogo siciliano e neanche due giorni potrebbero bastare, sono troppe le cose da potere visitare, musei, chiese di diverse epoche, monumenti che rappresentano gli sfarzi del passato e anche le strutture urbane della parte storica, nascondono delle peculiarità veramente uniche.
Palermo, città anche dai mille problemi, è riuscita a diventare un luogo dove è possibile fare turismo; il mare incontaminato, le spiagge dai mille colori e le attrazioni che possono portare il turista a passare delle giornate indimenticabili, fanno si che a pieno titolo è entrata a fare parte dei circuiti turistici siciliani di prim’ordine.
I TEATRI
Da segnalare i tre principali tetri della città, il teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo che anche è il più grande teatro d’Italia ed è famoso nel mondo, per l’acustica perfetta; esiste all’interno del tatro una sala a forma di ferro di cavallo che ha delle peculiarità uniche ed una acustica al limite del credibile. Il teatro Biondo, costruito nei primi anni del novecento, è il più recente dei teatri storici di Palermo. Ancora oggi molto utilizzato, è anche uno dei luoghi di ritrovo preferiti della Palermo bene. Il teatro Garibaldi o Politeama che con la parola Politeama, si intendeva un teatro dove si svolgono rappresentazioni di vario tipo da qui, il grossolano errore di chiamarlo teatro Politeama come per dire, il teatro multi tema; si trova al centro della città.
Visitare Palermo quindi è una esperienza da fare almeno una volta nella vita; il suo passato sempre presente e la mentalità acquisita dalla popolazione fanno si che tutto diventi magico.
L’OSPITALITÀ
L’ospitalità che è nell’animo dei Siciliani a Palermo è anche più evidenziata e viene fuori sempre, anche negli ambienti della città considerati più eleganti. Palermo è una città da vivere sicuramente e con le sue tradizioni sempre vive, riesce a coinvolgere i visitatori in tutte quelle che sono le azioni giornaliere della città.
Elio Desiderio
Articolo tratto da “Isola&Isole” Agosto 2014.
Foto di Elio Desiderio